
Caro tempo,
il tuo comportamento non mi è mai piaciuto, tu corri e pretendi che le persone stiano al tuo passo; non è una cosa molto carina lo sai? Io a volte vorrei fermarmi, tenere il preciso momento che sto vivendo stretto a me e invece tu mi trascini via e in un lampo sono già passati gli anni. Ogni tanto potresti almeno rallentare, lasciare alle persone lo spazio per respirare e farle capire qual è il modo migliore per vivere questa vita che sembra sempre così lunga e straziante, ma quando arrivi alla fine faresti qualunque cosa per averne ancora un po’.
E poi sembra che ci prendi sempre in giro perché quando mi annoio non scorri mai, quando aspetto una certa data per vedere una persona importante tu fai sembrare le giornate mesi interi e poi quando finalmente arriva il fatidico giorno questo sparisce senza nemmeno il tempo di accorgermi cosa stava succedendo o di dire tutto ciò che avevo per la testa.
Sembra ieri che andavo a scuola e guardavo i cartoni animati il pomeriggio alla tv, il giorno in cui ho preso la patente e quello in cui ho trovato il mio primo lavoro, mentre oggi sono qui a 23 anni e due giorni di vita e quando mi guardo indietro mi sembra di aver vissuto così tanto anche se in realtà il tempo è volato. Rallenta per favore, perché sennò rischio di svegliarmi domani e aver già ottant’anni, io voglio vivere appieno tutto, voglio che ti fermi per permettermi di annusare il profumo del mare e studiare a memoria il viso di chi amo in modo da non scordarmelo più anche quando un giorno se ne andrà.
Continuiamo a correre dietro a quella maledetta lancetta, a riempire le nostre ventiquattro ore giornaliere con cose che dovremmo fare, lasciando così poco tempo per ciò che vorremmo davvero che spesso non riusciamo a concludere, a raggiungere i nostri sogni.
Non dico di fermarti, ma ogni tanto rallenta e dacci il tempo di respirare, di lasciarci andare, perché non siamo fatti per vivere di rimpianti, quelli non li vorremmo mai.